SONGS OF SIXPENCE 1988

 

Il sole brucia come al solito Sunset Strip. Dal loro punto di osservazione dei Summa Studio, sul raccordo stradale di La Cienega, gli XTC sbavano sulle prostitute d'alto bordo che, lungo le strade, fanno acquisti per la loro pelle. La stanza di controllo dello studio è un casino. Gli inusuali fogli delle canzoni appesi sui muri, un foglio per ogni canzone, con la lista degli strumenti nell'arrangiamento. Lì dentro c'è anche troppa gente - il gruppo, Pat il percussionista, Paul il produttore, Ed l'ingegnere del suono, Joe l'operatore ai nastri, Mark Isham, Mike Kennelly, io ed altri. C'è eccesso in ogni cosa. "Eccesso", il nome che i pubblicitari avrebbero dato a Los Angeles se non fossero arrivati prima gli spagnoli.

Volando alto dopo il successo di Skylarking, gli XTC saltano nel disco successivo con piglio sereno, sonoro e sorridente, ed un grosso budget. Alla Virgin vogliono consolidare il successo americano con un altro produttore americano - un produttore di pop. Paul Fox aveva impressionato Jeremy Lascelles con i suoi remissaggi di Boy George e degli Yes. Gli XTC rimangono colpiti dal fatto che un produttore americano voli fino a Swindon per conoscerli. Lo accettano senza pensieri secondari tipo, Sarebbe meglio lavorare con un produttore più esperto? Oppure, Possiamo permetterci lui e il suo ingegnere del suono Ed Thacker?

Songs of Sixpence, come Andy ha intitolato il disco, sarà un'altra registrazione Made In America, ma questa volta per compagnia non avranno picchi e copie di Hustler. Insieme a loro c'è l'intera squadra di Swindon: i bambini (quattro), le mogli (due), le collezioni di chitarre (una, più i rimasugli di Andy e di Colin). Si sistemano nella Valley, in un piacevole residence, l'Oakwood Apartments, pieno di comodità, piscina, guardie giurate, eccetera.

Appena il carrozzone della banda rotola in città, capiscono che tutti vorrebbero saltarci a bordo. Il batterista "in affitto" Pat Mastellotto, ex dei Mr. Mister, è talmente felice di lavorare con loro, che arriva in studio sempre prima di tutti. Sua moglie Connie ha l'automobile targata THXTC in onore del suo film di fantascienza preferito e del suo complesso prediletto. Per la prima volta dopo tanti anni, gli XTC si sentono desiderati.

Durante il primo mese Paul li sottopone ad un estenuante programma di prove al Leeds Studio di San Fernando Valley. Quindi è la volta del famoso Studio Uno dell'Ocean Way, dimora dei Beach Boys e di molti, molti altri. Tre settimane di percussioni, strimpellate e pizzicate ed è il turno del Summa Music, uno studio meno importante ma molto ben equipaggiato. Il Summa appartiene a Rick Stevens, manager di Paul Fox, un uomo con degli splendenti pantaloncini bianchi in tinta con i suoi splendenti denti bianchi.

Ma Los Angeles è un posto volubile. Gli appartamenti non sono come sembrano. Il gruppo condivide l'alloggio con migliaia di piccoli ospiti scrocconi, e la piscina con qualche malsano personaggio heavy metal con strane abitudini chimiche. Bloccati in California con niente da fare, i familiari ritornano a Swindon dopo un paio di mesi, lasciando Andy e Colin in un appartamento in cui possono condividere la loro nostalgia.

Mentre le sedute di registrazione si trascinano per le lunghe... e ancor di più, Andy diventa sempre più stressato. A casa armate di avvocati e ragionieri si radunano per combattere una battaglia tra gli XTC ed il loro vecchio manager. Molto tempo prima di andare in tribunale le loro parcelle già superano di gran lunga la cifra che sperano di recuperare. Andy inizia ad addormentarsi a forza di piangere e a furia di bere. Anche Dave è preoccupato. Ma passa anche dei brutti momenti a causa del diabete, il che lo rende irritabile. Non si diverte molto neanche a fare il disco. L'inesperienza di Paul concede ad Andy più controllo del solito e Paul fa riferimento sempre al compositore per quanto riguarda le canzoni. Dave non le scrive, così inesorabilmente è in minoranza. Andy si sente in colpa anche per questo.

Colin è nervoso. Si è tranquillizzato per quanto riguarda un assalto nucleare, ma dopo avere assunto un ruolo rilevante nella scrittura di Skylarking, è scontento delle sue nuove proposte. Anche alla Virgin sono scontenti. Cinque mesi di registrazioni hanno accumulato un conto di circa mezzo milione di dollari e Jeremy Lascelles minaccia di procedere allo stop. Come dicono le note del disco, "Simon e Jeremy - Giù le mani dalla spina". Solo le umilianti suppliche di Andy hanno effetto, compreso il suo assenso a tagliare i costi tornandosene a casa, e lasciando il missaggio a Paul, Ed e Dave. Andy è comunque soddisfatto degli arrangiamenti. Avrebbe visto la sua carriera rovinata se non fosse tornato a casa per uscire dai casini. E' fiducioso che Oranges and Lemons, come si intitolerà l'album, sarà il loro disco più commerciale e pregevole di tutti i tempi. Avrà ragione sia sulla prima che sull'ultima questione. Oranges and Lemons è sontuoso e sgargiante come la sua copertina, e sicuramente le stazioni radiofoniche di tutto il paese vorranno trasmetterlo. Andy concede un tour dal vivo per le radio, suonando acusticamente per le stazioni americane e dal vivo per Letterman. Registrano anche delle sedute unplugged per MTV, prima che MTV chiami questo genere di cose "unplugged". E' una scommessa dispendiosa, ma Oranges and Lemons ha successo

 

 

ORANGES AND LEMONS

PARLANDO TRA LE RIGHE


 

Andy: Dopo Skylarking decidemmo di voler fare qualcosa di audace e commerciale.

Colin: Eravamo ottimisti sul fatto che avremmo fatto delle ottime cose con questo disco, sull'esperienza di Skylarking. Volevamo capitalizzare quello che avevamo fatto.

Andy: Credo sia stato o Jeremy Lascelles o Simon Draper a dire, "C'è questo giovanotto di nome Paul Fox che produce remix a Los Angeles. Ne ha appena finito uno fantastico per Boy George". Il che era vero.

Colin: Lui voleva molto partecipare al progetto e ovviamente l'entusiasmo conta parecchio.

Andy: Il fatto che desiderasse venire a Swindon diede una grossa spinta. In quanto americano, non possedeva le fissazioni inglesi. A parte togliersi i pantaloni e spalmarsi i genitali di Marmite[1], penso che avrebbe fatto qualsiasi altra cosa per farsi benvolere. Fu una decisione molto rapida. Poiché Paul era nuovo del mestiere, voleva a tutti i costi partire con il piede giusto con noi, e si portò dietro un eccellente ingegnere del suono chiamato Ed Thacker. Era una coppia del tipo dinamico e costoso.

Neville: Quindi partiste per Los Angeles.

Colin: Fu una specie di sradicamento.

Andy: Perché siamo stati lontani per tanto tempo.

Colin: Cinque mesi.

Dave: Troppi per me. Ma fu bello passare sei mesi al sole a guardare la West Coast.

Andy: Io portai con me moglie e figli, anche Colin si portò moglie e figli, e Dave la sua collezione di chitarre.

Colin: Quelle erano i suoi figli.

Andy: Gli appartamenti di Oakwood all'apparenza sembravano a posto, ma ci era passata parecchia gente, erano infestati dalle pulci.

Dave: Sul mio balcone c'era un calabrone.

Colin: La cosa fastidiosa fu che eravamo lì già da tre settimane e mezzo e non avevamo ancora registrato una nota. Paul durante le prove era pignolo per i dettagli, e rimanemmo nelle sale prove del Leeds per un mese. Il nostro gruppo non provava mai, o quasi, e ricordo che ogni giorno mi sentivo esausto.

Dave: Pat Mastellotto fece la differenza.

Andy: Paul consigliò Pat, e lui era un grande batterista, un nostro grande fan, anche lui pronto a farsi ben volere. Strano a dirsi, ma potevi chiudere gli occhi e pensare che fosse Terry nella giornata giusta.

Dave: Pat fu una manna. Veniva sempre in studio prima di noi, esercitandosi su quello che c'era da fare. La differenza tra i musicisti inglesi e quelli americani è l'etica del lavoro. Gli americani sono ossessionati dal fare il loro lavoro senza fallire.

Neville: Paul mise il becco nella scaletta delle canzoni?

Colin: La decidemmo ai Leeds, perché mi ricordo che non voleva fare "Cynical Days" ed io dovetti combattere per farla.

Dave: A causa di "Merely a Man" ebbi una grossa depressione , ma Paul voleva farla così gli facemmo un favore. Adesso è una delle mie canzoni preferite.

Colin: Quindi iniziammo a registrare agli Ocean Way giù nel Sunset, principalmente a causa della grossa stanza per trovare il suono della batteria. Ti da una sensazione così deliziosa da voler andare lì per fare un disco.

Andy: Un sacco di cose buone che uscirono da Los Angeles provengono da quella stanza, e si spera che magari ti restino appiccicate.

Dave: L'Ocean Way era magnifico. Uno studio fantastico.

Andy: Ricordo che giravano un sacco di riviste porno ed io costruii una specie di cappello con la visiera da ufficiale tedesco con incollate sopra un sacco di passere. Chiunque fosse stato in difficoltà avrebbe dovuto mettersi il cappello del Colonnello Figa e vestire il Pollice delle Decisioni. Era un modo per svergognare.

Colin: Credevo l'avessi fatto per te.

Andy: Strano, calzava perfettamente.

Colin: Registrate tutte le parti di batteria all'Ocean Way, ci recammo al Summa.

Andy: Era di Rick Stevens, il manager di Paul.

Colin: Rampolli tutti vitamine e tennis e con lo stile di vita alla Bacharach.

Andy: C'era un numero terrificante di irriducibili che venivano nello studio. Una ragazza di nome Logan, che viveva sulla collina dietro lo studio, aveva scritto sulla finestra di camera sua XTC KISS KISS KISS. Alla fine ci fece visita assieme al suo cane.

Il nostro nuovo manager Tarquin Gotch disse, "C'è un giovane attore che si chiama River Phoenix che è un vostro grande fan e vorrebbe conoscervi". Io non avevo mai sentito parlare di lui fino a che un giorno vidi nella sala d'attesa questo ragazzo con quell'aspetto disgustoso e puzzolente tanto che pensai fosse un mendicante. Dopo circa cinque minuti si presentò come River Phoenix. Pensai, Porca vacca! Se questo è un attore di successo dovrebbe avere come minino la maglietta d'oro. Passò ore ed ore a curiosare in giro e a parlare in tono entusiasta. Era un fan totale e completamente fuori di testa.

Colin: Fu molto amabile. Mi procurò del lavoro. A Hollywood era vicino di casa di T-Bone Burnett, il quale stava cercando qualcuno che suonasse il basso sul disco di sua moglie, e River gli disse, "Hai mai sentito Colin Moulding degli XTC?" e mi fecero una telefonata.

Andy: River mi chiese se volessi parlare con un suo amico che era anche lui un grande fan, ed io gli dissi, "OK". Al telefono, all'altro capo del filo, c'era questa voce molto nervosa che diceva, "Oh wow! Merda, ragazzi! Merda! Wow!" Questo è tutto quello che riusciva a dire. Mi disse anche che stava provando con il suo gruppo e che si chiamava Keanu Reeves. Ogni tanto capitava anche qualche componente della band di Zappa, soprattutto Mike Keneally, che fu molto amabile e assurdamente amante della musica, e Scott Thunes che amava molto la musica ma che era quel tipo di persona con cui puoi fare ragionamenti profondi, e così feci.

Neville: I vostri familiari dovevano divertirsi.

Colin: Se non sei a Los Angeles per lavoro, è una vera noia.

Andy: Dopo un po' se ne tornarono a casa. C'erano troppe cose strane in giro. Trascorsero intere giornate alla piscina dove passavano tutti quegli strani personaggi , che cercavano di imitare i gruppi.

Colin: Nell'ambiente giocavano un ruolo importante le droghe. Lì la gente pensa che se non ti droghi non sei una vera band. Così le donne si levarono dalle palle dopo un paio di mesi.

Andy: Dopo che le donne se ne andarono, iniziai a bere forte e non credo di aver mangiato molto bene.

Colin: Quando sono in studio amo che qualcuno si prenda cura delle faccende domestiche. Non mi piace tornare a casa e dover preparare la cena e, in realtà, abbiamo dovuto badare a noi stessi.

Dave: La mia salute ci causò un sacco di problemi perché dimenticai che quando inizia ad aggravarsi io entro in uno stato d'animo molto brutto, e questo condiziona tutti quanti.

Andy: Uno dei miei ricordi più forti è essere seduto nella sala di ritrovo del Summa mentre aspetto gli altri per provare un'altra registrazione, e guardare alla televisione vecchi film inglesi in bianco e nero. Avevamo così tanta nostalgia di casa da non poter fare a meno di qualcosa d'inglese.

Durante queste sedute di registrazione ci raggiunse Erica, visto che mia moglie era andata via. Questo mi rese tutto più difficile, e decisi che avrei dovuto dirle una volta per tutte di lasciarmi stare visto che ero un uomo sposato. Mi fece molto male farlo. Poiché tutta la compagnia femminile se ne era andata a casa ci sentimmo subito molto soli. E iniziammo a tormentarci perché a quel tempo stavamo iniziando la causa legale con il nostro ex manager. Spendemmo anche un sacco di soldi per fare Oranges and Lemons, e a tre quarti del lavoro Jeremy Lascelles disse, "avete speso duecentocinquantamila sterline ed io devo staccare la spina". Dovetti supplicarlo di non farlo. "Ti prego, non farlo. Questa è la cosa migliore che abbiamo mai fatto e se tu lo farai, cosa credi di ottenere?" Le cose erano diventate molto strane. Iniziai a bere whisky, e non l'avevo mai fatto, e a rimanere sveglio fino alle tre o le quattro del mattino, con la testa appoggiata alla televisione, a piangere per la causa in tribunale.

Colin: Io penso che fu Tarquin a venirci in aiuto. Ci convinse che la causa era uno sforzo inutile.

Dave: Tarquin ci disse quello che non andava e disse, "Sbarazzatevi degli avvocati, stupidi fessi". Dopodiché diventò tutto chiaro.

Andy: A quel punto avevamo già registrato tutto, mi sentivo a posto a lasciar finire il lavoro con la supervisione di Paul e di Ed, così da poter tornare in Inghilterra per seguire la causa in tribunale.

Dave: Mi lasciarono lì con Paul e con Ed per missare il disco, anche se Paul eseguì gli ordini di Andy per tutto il tempo, una volta da solo fu un tantino sconcertato su quello che avrebbe desiderato. Ho dovuto discutere parecchio riguardo a un paio di cose.

Andy: Visto che Paul continuava ad aggiungere possibilità di scelta, erano state rimandate un sacco di decisioni al momento del missaggio. Avevamo registrato forse tre differenti versioni di charleston dicendo, "sceglieremo quella adatta durante il missaggio". Ma non successe. Ci tenemmo tutte e tre. Comunque penso che Paul fece un buon lavoro ed è uno dei pochi produttori con qui vorrei lavorare in futuro a causa del suo atteggiamento da ostetrica coscienziosa nel far nascere le cose. Mi ricordo in lacrime nell'ufficio del manager a causa della causa e il poveretto sentirsi così coinvolto da piangere insieme a me. Fu coinvolto a livello emozionale dall'intero disco in modo profondo.

Dave: Paul era un tipo incantevole e, nonostante la sua inesperienza, produsse un buon disco.

Colin: Era molto bravo ad ottenere da te il massimo. Ti faceva sentire che stavi facendo un buon lavoro, e penso che per questo disco io abbia suonato il basso bene come non mai. Penso che sia dovuto principalmente al fatto che lui mi abbia guidato lungo una rotta precisa. Un qualcosa trascurato da altri produttori.

Andy: Volevo intitolare il disco Songs of Sixpence. Mi piacciono le filastrocche in rima. Ma, poiché il disco era venuto fuori così brillante e fluorescente, così elegante e veloce, è sembrato meglio intitolarlo Oranges and Lemons. A Los Angeles i loro colori sono ovunque. Questi colori arditi scaturivano dalla musica e si calavano bene nel criterio di un titolo da filastrocca in rima.

Parlando con Gregsy chiesi se non sarebbe stato bello avere una vero disegno pop per la copertina, e lui disse che gli era sempre piaciuta quella di A Quick One degli Who. Mi piacque l'idea di una copertina pop per un disco pop. I caratteri per il titolo furono presi dalla copertina del disco Love, Andy di Andy Williams, che io trovai su un annuale grafico di seconda mano del 1968. In più avevo da sempre adorato un poster di una stazione radiofonica fatto da Milton Glaser dove c'era tutta questa gente che suonava strumenti ondulati con quei raggi di sole dietro di loro, così chiamai Design Clinic per ridisegnarlo, ma è come se l'avesse fatto Heinz Eidelmann, colui che disegnò la copertina di Yellow Submarine.

Colin: Sheila Rock, colei che scattò le fotografie, realizzò una specie di - beh, una specie di brutta combriccola. Lasciami dire che avevamo bisogno di un po' di attenzione. Eravamo trasandati.

Andy: I Trasandati Brothers.

Colin: In effetti si portò dietro il suo truccatore per farci un buon servizio. Abbiamo mai passato tanto tempo per sistemarci i capelli?

Andy: Io no di sicuro, visto che con i miei non c'è molto da fare. E' una perdita continua. So che a Dave queste sedute piacquero tanto. Sul retro copertina lui esprime perfettamente la faccia del 68. Peccato sia il 1568.

Colin: Ho sempre pensato che tu avessi le dita nelle orecchie.

Andy: No, stavo semplicemente seduto a pensare al coltello e alla forchetta del mio cappello. Era un set di posate dell'era vittoriana che qualcuno aveva abbandonato nella metropolitana di Londra. Le posseggo ancora oggi.

Colin: Personalmente non sono felice del mio contributo alla composizione delle canzoni, con l'eccezione di "Cynical Days". In più, un sacco di sentimenti delle canzoni del disco sono una visione d'insieme. Io amo il tipo di sentimenti più personale e semplice.

Andy: "Chalkhills and Children" era molto diretta e anche "Cynical Days", ma so cosa vuole dire Colin. Cose tipo "The Loving" sono proprio grandi affermazioni.

Colin: Credo fosse meno inglese.

Andy: Questo non significa che ci fece del male. Penso che non ci fece altro che bene.

Dave: Erano grandi canzoni anche se, ad essere onesto, erano troppe. Non ce ne sono molte che non mi piacciono. Erano sovra prodotte e avrei preferito lavorare due mesi in meno ed avere cinque canzoni in meno, ma non saremmo stati gli XTC, o no?

 

 

ORANGES AND LEMONS

SULLE CANZONI


 

“GARDEN OF EARTLY DELIGHTS”

(Andy Partridge)

La nascita di Harry Partridge richiede una marcetta, un benvenuto sul pianeta Terra e alle sue gioie. Il titolo "Garden of Eartly Delights" era stato parcheggiato da qualche anno in attesa di una canzone, e quale momento migliore di questo per utilizzarlo? E' una canzone stravagante con un aria di mistero persiano, di favole di notti arabe, e riferimenti ai grandi osservatori delle piccole meraviglie del mondo - con un occhio a Van Gogh e uno a Chekhov (lo scrittore, non il personaggio di Star Trek!). Paul Fox si assicura che suoni grandiosa, decisa, emozionante, e innovativa. "Volevo sembrasse un tappeto persiano", dice Andy. "E Paul fece un gran lavoro". Ma c'è precisione dietro al ticchettio - una parte di batteria programmabile buona come la batteria di Pat, e le parti di basso di Colin campionate e ripetute.

Il campione del suono di un vero mercato arabo è per il disco un inizio turbinoso. Ma la chitarra sfocata e la linea vocale la fanno assomigliare, nel momento in cui cresce durante la battaglia tra la straordinaria chitarra armonizzata ad alta velocità di Gregsy e il sintetizzatore distorto di Paul, più alla "We're Only In It for the Money" di Frank Zappa. Il finale, che suona come se l'intero circo vorticoso scompaia nella polvere, è in realtà un tentativo di prova registrato all'Ocean Way, dal vivo, senza sovraincisioni. E' un lancio sguaiato sia per Harry che per il disco.

 

 

“MAYOR OF SIMPLETOWN”

(Andy Partridge)  
(Singolo e brano dell’album)

L'avvicendamento tra "Garden" e "Simpleton" arriva come un gradito sollievo. E' un singolo perfetto, dolce ed innocente, e diventa un successo sulle radio della West Coast. Ma è anche una di quelle canzoni impersonali che Colin disdegna. E' semplicemente la poesia per un amore immaginario che afferma quanto la mente poco educata dell'autore non riduca la sua capacità di amare. "Liricamente è un po' distaccata", ammette Andy. "Io non sono una persona arretrata. Sono abbastanza sveglio. A scuola non ho imparato niente, ma sono orgoglioso di essere aiutato dal mio intuito".

La canzone nella sua prima incarnazione è abbastanza molle, come un lento canto marino reggae, ma il riff la trasforma. Dave suona la dodici corde stile Byrds mentre Colin, per separare le note del rapido giro di basso, deve alzare il volume del suo Wal dal suono brillante . "Andy propose un giro di basso 'collegiale' tipo campane, ma era così veloce che sarebbe rimasto indistinto con un suono così grave", egli dice. Colin stesso inventa il resto del giro di basso, uno dei più belli e veloci su un brano degli XTC. Ma se il suonare è difficile, la canzone non lo è. "Ero piuttosto imbarazzato dalla sua semplicità", dice Andy.

Il singolo in America è un successo minore, ed il video guadagna una pesante rotazione, stuzzicando molti fan a chiedersi il perchè dell'inclusione di "Terry the Fish" e di "Barry the Car". "Furono aggiunti da Tarquin Gotch durante l'editing dopo che ce ne andammo", dice Andy. "Fu un bizzarro esempio del suo umorismo, e non ho idea di quale sia il significato".

 

 

“KING FOR A DAY”

(Colin Moulding)  
(Singolo e brano dell’album)

"King for a Day" è il secondo singolo del disco ed è anche eseguita al David Letterman's Show. Costruita su un incredibilmente scomodo giro di chitarra con un'accordatura normale ma con due corde aperte, la canzone è una visione cinica del mondo, atipica rispetto allo stile di composizione di Colin. "Non è una delle mie canzoni migliori", egli dice. "Il contenuto delle parole è in secondo piano, e non è un soggetto abbastanza azzeccato su cui scrivere". Ma il lato musicale accende Dave. "Credo che Dave si eccitò molto perché stavamo entrando nel territorio degli Steely Dan", dice Andy. "Portò anche una cassetta nella quale programmò il modo in cui pensava dovessero essere gli accordi". "Dovetti dargli una strigliata perché stava diventando troppo ciondolante", dice Colin.

Il brano dolceamaro riscuote un'accoglienza mista. La produzione di Paul lo conduce verso un suono alla Tears for Fears ed un critico la chiama "Everybody Wants to Rule the World for a Day". Ma il peggio succede quando la casa discografica remixa la canzone. "Rimasi molto imbarazzato per questo. La fecero a pezzi", dice Andy. "La cosa peggiore fu che la misero sotto il nostro marchio", dice Colin. "E ce la addebitarono", aggiunge Andy.

 

 

“HERE COMES PRESIDENT KILL AGAIN”

(Andy Partridge)

Per la seconda volta il libro Travels In Nihilon di Alan Sillitoe influenza una canzone di Andy. Il Presidente Nill, l'inesistente presidente di Nihilon, è un'immagine selezionata a casaccio, probabilmente più un gorilla che un uomo. Il Presidente Kill è a lui ispirato. "La democrazia è solo un paciere", dice Andy. "Si suppone che i presidenti siano eletti per questo, ma in realtà non prendono le decisioni. Questa canzone parla della nostra impotenza sulla capacità dei governanti di uccidere". "Sono tutti dei Blue Meanies[2], sul serio", aggiunge Colin, rigurgitando appropriatamente i Beatles. "La sezione mediana è l'intero White Album compresso in poche battute", scherza Andy. L'arrangiamento stile live è anche una presentazione per la brillante tromba del compositore Mark Isham, che suona in tutto il disco.

 

 

“THE LOVING”

(Andy Partridge)  
(Singolo e brano dell’album)

La scena di massa iniziale di "The Loving" fa uso dei molti parassiti, incluso me stesso, che ingombrano la sala controllo del Summa Music. E' una canzone di eccesso musicale con un banale messaggio di pace e amore. "Era troppo verbosa per essere buona", dice Andy. "'The Loving' è stato un gruppo, un prodotto, o niente di più di una visione di un pubblicitario?". "Era una strana miscela tra i primi prodotti Tamla e il rock da stadio", dice Colin. "Esagerata come sembra, scaturì dalla 'The Happening' delle Supremes e dagli accordi di 'Can't Let Maggie Go' degli Honeybus", ammette Andy. "Ma diventò Diana Ross in ginocchio allo stadio di Wembley mentre suona una Les Paul urlante". Le parti di chitarra della signora Ross le suona David Gregory. "Fu la nostra canzone più vicina a suoni tipo Mott the Hoople", dice Andy. 

 

 

“POOR SKELETON STEPS OUT”

(Andy Partridge)

Crediamo in Andy per trovare il punto di vista indiretto della cose. Al tempo in cui uguaglianza e diritti umani sono un problema per il mondo intero, Andy decide di difendere i poveri scheletri dentro di noi che devono sostenere il poco contegno del cervello e della carne senza poter dire una parola a riguardo. "Hanno la stessa qualità degli scheletri dei TIR o della Regina Madre", egli dice. "Il testo colpisce nel segno".

"Musicalmente è una specie di ringraziamento a Captain Beefheart", dice parlando dell'arrangiamento sgraziato di ossa battute. Ma la poca grazia è orchestrata accuratamente, dal campione di piatto a velocità variabile all'inizio (il leggendario rumore dell'aspirapolvere), all'accordo a corde molli d'apertura, passando per il suono di banjo della chitarra con della carta infilata dentro. Come per "King for a Day" Colin suona due bassi, il Wal e l'Epiphone, e la moglie di Paul Fox, la cantante e autrice Franne Golde, con Jean McLean ed io, aggiungiamo le voci di sottofondo. Le bacchette di Pat che rotolano sul pavimento dello studio Ocean Way donano alla canzone il momento di verità dello studio.

 

 

“ONE OF THE MILLIONS”

(Colin Moulding)

Colin non è uno che impone la sua volontà, il che è una fortuna per gli XTC. Preferisce piuttosto accondiscendere ai voleri di Andy e lasciarlo con le responsabilità del gruppo. Ciò lo aiuta a sopravvivere, ma "One of the Millions" è un rimprovero personale a sé stesso per aver sempre tenuto un atteggiamento morbido. "Penso che mi stessi facendo una piccola ramanzina per non aver mai parlato chiaro", egli dice. "Non sopporto fare delle scenate, ma ci sono momenti in cui devi schierarti dalla tua parte". L'idea è ispirata da un giro di basso, che per Colin assomiglia a una barca ondeggiante. Dave la implementa con il giro di chitarra tipo campana ed Andy, per voler fare qualcosa per la canzone, se ne esce con il trillo di clarinetto sintetizzato. "Mi sentivo come un coglione di scorta ad un matrimonio fino a che non trovai questa roba", dice di questo suo raro esempio alle tastiere.

Paul Fox strizza il massimo da ognuno. La parte di batteria di Pat e il tamburello sono suonati insieme, e la voce di Colin è una delle migliori. Finisce col sembrare meno XTC e più Jethro Tull, secondo Colin. "Jeremy Lascelles pensò assomigliasse ai Tull, e suppongo sia così. Ho sempre avuto un debole per loro".

 

 

“SCARECROW PEOPLE”

(Andy Partridge)

Per Andy la sua voce è sempre stata una preoccupazione. Ci erano voluti parecchi dischi prima di riconoscere il suo vero stile vocale o solo per ammettere di poter cantare. "Scarecrow People" non è una canzone facile da cantare e ci vogliono due giorni per completarla. Ma "Scarecrow People" rimane una delle sue canzoni preferite. Andy aveva avuto a lungo una fissazione per Il Mago di Oz di L. Frank Baum, ma a quei tempi è diventato abbastanza paranoico tanto che lui, Colin e Dave crescono misteriosamente come il Leone Vigliacco, lo Spaventapasseri e l'Uomo di Latta rispettivamente. Ma questa non è una canzone che parla di Colin. "Proviene dall'esitazione che avevo di fronte a uno strano accordo che faceva pensare alla terra, alla regione diventata desertica del Midwest americano", egli dice. "L'idea è che quella gente dalla cultura spazzatura sia effettivamente morta. Quella cultura spazzatura rende la gente spazzatura". La natura rustica del suono è aumentata da un leggero strato blueseggiante che è realmente rubato dal giro di basso della "Sign O' the Times" di Prince, che ci crediate o no! "Di solito non sgraffigno il materiale, ma volevo fare qualcosa con un'atmosfera simile", dice Andy, nonostante ci sia poca comunanza tra questa canzone e Prince. Il ticchettio è esaltato dall'ultra serrata batteria di Pat e dagli sporadici frammenti percussivi (disposti su un cavalletto all'Ocean Way e suonati a caso), e completato con uno squisito assolo di chitarra del Signor Gregory.

 

 

“MERELY A MAN”

(Andy Partridge)

Sia Dave che Andy hanno dei dubbi su questa canzone. "Pensavo solo che fosse un po' troppo spudorata", dice Andy, che l'ha soprannominata "I'm Merely a Ham"[3]. Dave la odia, ma Paul Fox insiste sul fatto che abbia un potenziale da singolo. "Aveva delle strane idee per quanto riguarda i singoli", dice Colin. Infine, dopo un'estenuante programmazione di prove, diventa una delle favorite di Dave. Andy la scrive quasi per ripicca. Jeremy Lascelles aveva rifiutato la maggior parte del disco nello stadio di demo. "Suggerì di fare qualcosa che somigliasse ai ZZ Top, il bastardo! Così pensai, Ti faremo vedere". E così fanno. "Era una canzone per Dave", dice Colin. "Fu come se Paul volesse farci indossare bracciali di cuoio e farci crescere i capelli lunghi. Ma da dove è sbucata quella tromba?" L'assolo di tromba finto barocco è un capolavoro di Dave, da lui orchestrato e suonato da Mark Isham, la cui sovrapposizione è così perfetta che per udire la differenza lo devono riversare su una terza traccia. Il resto della musica è rock'n'roll borioso suonato con ritmi e parole non rock. "Parla di governo e religione e di uomini sfigati come me", dice Andy goffamente. Aveva sempre desiderato usare il nome di Jimmy Swaggart in una canzone e lo fa nella strofa "Gadhaffy Duck propelled from Jimmy Swaggart's tommy gun".

 

 

“CYNICAL DAYS”

(Colin Moulding)

Diversamente dal brano precedente, Paul Fox non include nella rosa dei candidati per il disco "Cynical Days", ma Colin deve combattere per quella che crede sia il suo vero contributo per il disco. "Secondo Paul era troppo deprimente", dice Colin. "Non mi sentivo cinico quando la scrissi. Credo che avesse a che fare con la natura malinconica degli accordi. A volte suoni qualcosa e questi sentimenti scaturiscono da te".

Il suono complessivo della canzone è, come dice Colin, abbastanza "ciondolante", con la tromba con la sordina di Mark Isham e il tamburello di Parthenon Huxley dei P. Hux, per quanto la parte di chitarra con il tremolo di Andy alla "Twin Peaks" rompe la forma. Ma per quanto Colin possa amare la canzone, è un soggetto inverosimile per un individuo dalla vita tranquilla. 

 

 

“ACROSS THIS ANTHEAP”

(Andy Partridge)

Todd Rundgren aveva rifiutato la demo dal suono paludoso di "Across This Antheap" per Skylarking. Paul Fox pensa possa essere un singolo per Oranges and Lemons. La canzone è composta attorno ad una accordatura aperta di Mi, ed è un'osservazione sulla banalità della vita e dell'uomo, visto come una formica. Il sibilo da insetto delle vecchie parti programmate progredisce in un mostruoso arrangiamento con Pat che deve registrare la sua batteria in mono per far spazio sul nastro all'epico finale orchestrale. Paul vuole qualcosa di raffinato, e riprende la tromba con la sordina di "Cynical Days", ma i suoi piani per un più grande finale di ottoni è abbandonato a causa delle restrizioni di budget, e si deve accontentare di un'orchestra sintetizzata. Colin trova la canzone poco chiara per un bassista. "Aveva un verso blueseggiante e un ritornello alla 'Alfie'/'Long and Winding Road' ". Ma il riferimento ai Beatles gli fornisce un'altra idea. "Dave stava lavorando agli archi per il finale, quando suggerii quella specie di sezione d'accordi rampicanti che sentii su 'The Long and Winding Road' ", dice Colin. "Quel pezzo finale mi ingorgò veramente", dice Andy. "Continua a prendere le pastiglie", dice Colin.

 

 

“HOLD ME MY DADDY”

(Andy Partridge)

Johnny Partridge andava abbastanza d'accordo con suo figlio, ma Andy era un tipo ribelle che suonava la chitarra con la stessa scioltezza con cui marinava la scuola. Gli usuali conflitti crebbero, con il giovane Andrew che metteva in discussione l'autorità di suo padre. "Da ragazzo ebbi pochissimi momenti brutti con mio padre. Ma non puoi colpire tuo padre, qualsiasi cosa dica. Cercavo costantemente la sua approvazione senza ottenerla mai". Ma una volta diventato lui stesso padre, inizia a riconoscere le reazioni di suo padre in sé stesso e su questo argomento vuole scriverci una canzone. "La gente non presuppone di scrivere sulle relazioni con i propri padri. Ma questa è una canzone che da la speranza di passare oltre tutto ciò". "Hold Me My Daddy" non è una diretta lettera aperta per suo padre, anche se lui potrebbe ascoltarla, il che a quei tempi preoccupa Andy. Così cerca di renderla più leggera nei sentimenti aggiungendo nella demo il finale con la chitarra d'alta società africana. Al Summa è aggiunta con giri sovrapposti e la voce bassa del cantautore Andy Goldmark. Diventa più raffinata ma in realtà non funziona. "Sembriamo gli Equals che suonano per l'alta società", ride Colin. "Volevo un finale gioioso così quale stile migliore di questo per farlo, ma adesso comprendo che noi non possiamo suonare la bella vita", dice Andy.

 

 

“PINK THING”

(Andy Partridge)

 

Andy sosterrà più tardi di non sopportare la gente che scrive canzoni sui propri figli, ma questo è probabilmente l'esempio più ignobile immaginabile. Per fermare qualsiasi controversia su questa canzone, "Pink Thing" parla della nascita di Harry Partridge e del pene di Andy. "Appena nato chiamavamo Harry Pink Thing ma io adoro il mio cazzo e non mi spaventa dirlo alla gente. Quindi parla di entrambi", dice Andy provocatoriamente.

"Pink Thing" prova l'abilità degli XTC di sballare per l'irriverente. "C'è sempre stato un dito puntato contro di noi per il fatto che ci prendiamo troppo seriamente. Ma 'Pink Thing' è una delle mie favorite", dice Colin. "Luminosa e frivola, quasi come una pubblicità del Martini". E', comunque, un serio impegno musicale cogliere quella sensazione da Club Tropicana, in special modo la versione gloriosa di Dave dell'assolo di chitarra di Joe Pass in "Relaxing At Camarillo".

 

“MINIATURE SUN”

(Andy Partridge)

E' forse ironico che questa sia stata composta sullo stesso piccolo synt a campioni di "Another Satellite", la quale aveva dato una ventata di parole pesanti a Erica, il supposto altro satellite. Questa volta la canzone mostra ad Andy come il sole attorno al quale ogni cosa ruota, quando scopre di essere stato mollato, nelle canzoni passi dalla forza positiva della vita alla causa potente della morte e della distruzione . Sarà profetica, visto che qualche anno più tardi si ritroverà in questa posizione con il suo matrimonio.

Musicalmente cresce in qualcosa di molto più complesso di "Another Satellite". "Dave la voleva come una specie di cosa da complessino jazz", dice Andy. "Ma io pensavo che sarebbe stata troppo squallida". Ciononostante Dave finisce col suonare tutte le chitarre e le tastiere, con Colin al basso, Pat alla batteria, Paul al piano e Mark Isham alla tromba midi elettrica. "Mark con questa si mise realmente in discussione", dice Andy, che non ci suona nulla, ma canta e aggiunge qualche suono percussivo vocale.

 

 

“CHALKHILLS AND CHILDREN”

(Andy Partridge)

La maestosità alla "God Only Knows" della canzone nasconde il vero significato dietro a "Chalkhills and Children". Scritta accordo dopo accordo sulla tastiera nel suo capanno nel giardino, Andy si avvicina alla influenze della musica di Terry Riley e alla "Escalator Over the Hill" di Carla Bley per tessere una canzone che si interroga sulla sua carriera alla luce della sua paternità.

"Questo è straordinariamente onesto per me. Io di solito quando compongo indosso una maschera, ma questa parla di me. Voglio sul serio essere qui? Come posso essere un dio del rock mentre sto cambiando il bambino? L'intera canzone si interroga sull'essere nello show businness". "Alla nostra età è molto poco rispettabile far parte di una band", è d'accordo Colin. "I sogni immortali sono gli ideali giovanili che mi hanno messo in questa situazione", dice Andy. "Ma forse ho volato troppo vicino al sole e le mie ali si sono sciolte". "E' comunque meglio di qualsiasi altro lavoro", dice Colin. "Mia mamma e mio papà non la pensano così", dice Andy. "E ancora oggi mi arrivano alla porta i commercianti dicendo, 'Sei ancora nella band? Avete qualche ingaggio?' ".

Le parole formano una poesia malinconica e sognante. Anche la musica, influenzata dal tardo interesse di Andy per i Beach Boys, possiede una qualità ipnotica. "Non mi importa se è alla Beach Boys, basta che non importi a loro", dice Andy. "Questa è una delle cose migliori che abbia mai scritto". "E' una pietra miliare", dice Dave. "E se saremo ricordati per qualcosa, lo saremo per questa".

 

 

FUORI DAI BINARI…


 

MY PAINT HEROES”

(Andy Partridge)  
(Solo lato B)

Come studente d'arte, le influenze chiave per Andy sono Miro, Dalì e Rousseau. Oggi Dalì non gli piace, ma nel 1988 questa home demo è un tributo per loro, con una strofa per ognuno. Andy registra la demo nel suo attico con una batteria programmabile.

 

 

“SKELETONS”

(Colin Moulding)  
(Solo lato B)

Contrariamente alla "Poor Skeleton Steps Out" di Andy, con la home demo di "Skeletons" Colin suggerisce che gli scheletri non ci rendano liberi. Ma non è una delle sue favorita. "E' sconnessa. Era un tentativo mezzo convinto di dire ai miei figli di stare attenti a quello che fanno, ma non sono molto bravo con le demo". "Dave ed io la troviamo deliziosa", dice Andy.

 

 

“ELLA GURU

(Don van Vliet)  
(Solo lato B
, presente sul disco tributo a Captain Beefheart)

Dopo settimane di studio e settimane di programmazione della batteria, Andy riesce a copiare il classico di Captain Beefheart "Ella Guru" per un disco tributo. "Era la prima volta che cercavo di sbrogliare la registrazione di qualcun altro, invogliato dai precisi esperimenti di microchirurgia di Dave per 'Arch Marble and the Hallmarks' ", dice Andy.

Colin aiuta Andy a registrarla ai Drive Studios, nonostante non sia un grande fan di Beefheart, e viene fuori abbastanza bene, così decidono di usarla anche come lato B. "La rogna era decifrare ogni cosa. Non vedevo nessun punto dove poter dare un'interpretazione diversa, perché l'originale è favoloso. Quando abbiamo incontrato a Los Angeles Mike Keneally della band di Zappa, ci disse che sembrava una versione quantizzata dell'originale", dice Andy con orgoglio.

 

 

“LIVING IN A HAUNTED HEART”

(Andy Partridge)  
(Solo lato B)

Andy suona orgogliosamente questo ballo vagamente elisabettiano appena composto a tutti, me compreso. Ma riceve una tiepida accoglienza dal resto del gruppo e rimane una demo. "L'avevo composta nello studio del mio attico", egli dice. L'attico sprofonda bruscamente poco dopo mentre è seduto nel bagno sottostante. "E' una canzone stranamente profetica, sul serio, predice il fatto che sarò scaricato da mia moglie, il che succederà cinque anni dopo".

 

 

“THE WORLD IS FULL OF ANGRY YOUNG MEN”

(Colin Moulding)  
(Solo lato B)

Registrata originariamente durante le sedute di registrazione di Mummer ma inutilizzata fino a questo momento, "Angry Young Men" è una canzone abbastanza onesta. "Basilarmente racconta del modo in cui ci si scaglia contro ogni cosa quando si è giovani", dice Colin, che sembra inverosimile abbia potuto scagliarsi contro qualche cosa. La parte di batteria di Pete Phipps viene mantenuta dalla registrazione originale, ma dopo Oranges and Lemons, gli XTC vanno nello studio tre alla Townhouse e registrano nuovamente il piano, la chitarra e le voci.

 

 

“THE GOOD THINGS”

(Colin Moulding)  
(Solo lato B, pubblicata con lo pseudonimo di Terry and the Love Men sul disco tributo di David Yazbek)

"Se riesci ad immaginare un padre che legge il libro The Good Thing In Life ai suoi figli prima di dormire, questo riassume tutta la canzone", dice Colin. "Ma a quei tempi i miei figli erano grandi abbastanza da infilarmene uno". La demo sul quattro tracce era in competizione per il disco, ma finisce nel sacco dei lati B. "Avrei voluta metterla nel disco", dice Andy. "Ma la demo è molto gradevole". Alla fine la registrano, sotto lo pseudonimo e titolo provvisorio di Black Sea, Terry and the Love Men.

 

 

“HAPPY FAMILIES”

(Andy Partridge)  
(Pubblicata sulla colonna sonora di She's having a Baby)

C'è un vecchio gioco di carte che si chiama Happy Families nel quale i giocatori devono radunare le carte rappresentanti i membri di una famiglia composta da quattro persone. E' un gioco per bambini, abbastanza noto in Gran Bretagna anche se poco attuale nell'odierna società basata sui divorzi. Tornando indietro ai giorni di Mummer, mette al mondo una canzoncina che gioca sulle parole legate alle disfunzioni familiari e basata sui nomi alterati dei personaggi del gioco - "Miss Carriage", "Master Charge", ecc. Ma in studio il brano non sembra funzionare, ed è accantonata finché Tarquin Gotch non la fa conoscere al regista John Hughes alla fine degli anni ottanta. Hughes chiede di usare la canzone per il suo film She's having a Baby e il gruppo la registra al Manor con Glenn Tommey come ingegnere del suono e Tom Lord Alge al banco di missaggio. "La canzone è stata rovinata dal mio insistere con le batterie elettroniche", dice Andy, nonostante sia abbastanza difficile sentirla nel film, ad ogni modo.

Poco dopo, mentre Andy produce l'artista giapponese Saeko Suzuki, gli viene richiesta una canzone da offrire per il progetto. Ancora una volta "Happy Families" viene presa dallo scaffale, anche se questa volta è tradotta in giapponese.

 



[1] Ndt. Una salsa a base di estratto di lievito molto popolare in Inghilterra

[2] trad. “Biechi Blu" i cattivi che avevano pietrificato Pepperlandia

[3] trad. “Sono solo un prosciutto”

 

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