EPILOGO

 

    Chipping Norton, dove gli XTC stanno registrando nel momento in cui scrivo, è una simpatica cittadina nel cuore delle Costwolds, una zona collinare nella parte centrale dell'Inghilterra del sud. Nelle Costwolds numerosi posti si chiamano Chipping qualcosa. "Chipping" è una parola vichinga. Il saccheggiatore proveniente dal nord non si lasciò dietro solo un sacco di figli illegittimi dai capelli rossi, qualche cumulo in cui seppellì i morti, e il gusto per la birra chiara. "Chipping", come "Copen"(hagen) e molte città svedesi chiamate Koping (pronunciato "sheuping"), significa "mercato", ed è l'origine delle parole inglesi shop (negozio) e cheap (a buon mercato). Essere una città "Chipping" può dare una certa idea di quanto sia vecchio l'insediamento – almeno un migliaio d'anni. Il vicino cerchio di pietre di Rollright, una specie di Stonehenge infantile, è la prova d'insediamenti abitati risalenti ad un paio di migliaia d'anni prima ancora. Ecco perché l'immagine rock'n'roll degli studi di registrazione Chipping Norton può sembrare un po' fuori luogo, anche se molti altri studi di registrazione inglesi hanno una storia che risale ad un secolo fa – The Manor, Abbey Road, e Rockfield sono solo alcuni nei quali gli XTC hanno lavorato. In Inghilterra è difficile prescindere dalla storia.

    Lavorare in un'atmosfera come questa non aiuta, ma può influire. Forse è questo fatto che differenzia il meglio della musica britannica da quella americana. L'intero modo di vivere è differente. L'educazione, l'accoglienza, il clima, il governo, le città e la campagna, il senso della tradizione contrapposto a quello della novità, l'angusto contrapposto allo spazioso. Ogni compositore/interprete intelligente e sensibile deve per forza mostrare l'influenza delle condizioni ambientali in cui vive. Elgar l'ha fatto, Copeland l'ha fatto, Gershwin l'ha fatto, Bartok l'ha fatto, lo hanno fatto Woody Guthrie, Dylan Thomas, Robert Johnson, i Beatles, Bob Dylan, Joan Baez, Bruce Springsteen, Aretha Franklin, i Kinks, Joni Mitchell, i Beach Boys e gli XTC.

    Gli XTC sono cresciuti a Swindon, una città che riassume la storia britannica ed il disprezzo che ne hanno gli inglesi, dagli antichi Celti alla Rivoluzione Industriale. Una cittadina sulle colline, graziosa e storica, massacrata per motivi economici. Uno di quei posti dove la vita può essere così misera che, se non impari a ridere, potresti ucciderti – come Glasgow o Liverpool, patria dell'umorismo e del suicidio. Swindon, un luogo che ha venduto la sua anima antica al demone del denaro, e ne ha pagato le conseguenze. Un enorme foruncolo nel complesso del Wiltshire, sfregiato dalle cicatrici della ferrovia Great Western e dell'autostrada M4. Un ricco filone da cui attingere a piene mani per un giovane scrittore di canzoni.

    E' solo il visitare posti come Swindon che ci aiuta veramente a comprendere la musica degli XTC ed il motivo per cui è così. In cambio, le canzoni ci offrono delle indicazioni sulla vita di Andy Partridge, Colin Moulding e Dave Gregory. Le canzoni stesse sono permeate dalla completa devozione, e dal risentimento, che hanno per la loro città natale e per le cose che qui hanno trovato per sostenere il loro interesse.

    Ringo Starr aveva detto, presuntuosamente, "Ricordi quando iniziarono ad analizzare le canzoni dei Beatles? Credo che di qualcuna nemmeno io ne abbia capito il significato". Ringo non ne ha mai avuto bisogno. Non ne ha scritto la maggior parte né ne ha cantate molte, sebbene abbia potuto capire a fondo la filosofica e profonda sottigliezza nascosta in "Octopus's Garden". Però i fan avevano bisogno di conoscerne i significati, soprattutto dopo che i Beatles hanno smesso di esibirsi dal vivo; ancora di più quando si sono divisi. Il fanatismo è come una droga e, una volta agganciato, ne vuoi sempre di più. Hai bisogno di sapere perché ne sei dipendente. Devi giustificare l'ossessione per una cosa così superficiale come la musica pop, cercandoci qualcosa di profondo.

    I fan degli XTC, me compreso suppongo, amano sapere cosa si nasconde dietro ogni aspetto della loro musica. Parte del divertimento di essere un fan è di analizzare, sezionare, teorizzare sul significato nascosto di una canzone. Tutto ciò può naturalmente portare a leggere in una canzone molto di più di quello che intendeva l'autore. E più gli eroi diventano remoti, più il fascino dei fan per i dettagli ne è amplificato.

    Per molti dei loro fan gli XTC sono una grande incognita. Hanno smesso di esibirsi dal vivo prima che molti dei loro supporter li scoprissero; non hanno pubblicato dischi per molto più tempo di altri artisti pop; e Swindon non è certo in cima alla lista dei posti da visitare durante le vacanze. Così i fan parlano tra di loro, tengono convention, formano gruppi di tributo, comunicano tramite il World Wide Web, discutendo della musica che conoscono e che amano. Andy, Colin e Dave ne sono a conoscenza e, dopotutto, ne sono contenti. Ci sono pochi gruppi così amichevoli con i loro fan. Fanno trapelare ai fan club nastri demo da distribuire alle convention su di loro. E' possibile che un fan riceva una telefonata a tarda notte da un elemento della band per rispondere ad una lettera interessante. Ma l'analisi profonda e analitica delle loro canzoni li lascia perplessi.

    Quando si scrive una canzone, ci può essere un filo di concetto lirico, ma di rado c'è la profondità di un messaggio nascosto che queste analisi vorrebbero insinuare. Specialmente Colin, che su un soggetto scrive canzoni schiette e narrative. "Nigel" non è lui. I suoi genitori gli hanno lasciato fare quello che voleva e non lo hanno mai costretto ad una decisione per il suo futuro. La discussione più accesa che suo padre ha avuto con lui riguardava il tagliare i capelli dopo le vacanze estive, così da poter continuare la scuola (a quei tempi in Inghilterra i capelli lunghi procuravano delle sospensioni!). Non li ha mai tagliati. Normalmente non si cela nessuno nelle sue canzoni. "Down a Peg" e "My Bird Perform" sono messaggi per se stesso, non per Andy. "English Roundabout" non ha niente a che fare con l'intricatissimo traffico che c'è fuori Swindon, ed è in 5/4 solo perché così suonava bene. Colin non ama scrivere canzoni che parlano di problemi, e quando l'ha fatto, come in "King for a Day", rimane spesso irritato dal risultato.

    Andy è più indiretto, ma preferisce scrivere di qualcuno che conosce personalmente, piuttosto che puntare su una figura pubblica. "Peter Pumpkinhead" è un eroe pubblico sui generis, ma non specificatamente John Lennon, o JFK, o Gesù. "Madam Barnum" non è Margaret Thatcher. Non è neanche necessariamente Marianne. E' solo un modo interessante di creare una canzone sul sentirsi stupido quando sai di essere tradito. "President Kill" non è Ronald Reagan, o in ogni caso un americano. E' un amalgama dei leader delle superpotenze durante la storia della "democrazia". Lui, ancora una volta, è semplicemente un veicolo per un'idea lirica. Infatti, durante il processo di scrittura, Andy è probabilmente più ossessionato dalla scintilla di un'idea, o dall'andamento di una frase, che dal messaggio in sé. E' probabilmente per questa ragione che è così scontento circa l'erogazione del messaggio di "Dear God". Sia Colin che Andy non trattano questioni politiche o religiose con sottigliezza. Se hanno un'idea su qualcosa, la dicono con schiettezza. Non sono più imbarazzati circa la loro visione del mondo di quanto Andy lo sia della sua vita sessuale. Questo li rende facili bersagli per le critiche. "Dear God" esprime l'incredulità di Andy sulla presenza di Dio e, secondo il suo diritto di libertà d'espressione, non ci ha visto nulla di sbagliato nel parlarne. Lui non predica. Non hanno la presunzione di essere gli evangelisti di alcun credo. Le parole sono lì semplicemente per indurre alla meditazione, per esprimere un sentimento, un'emozione, un'idea. Le canzoni non offrono delle intuizioni filosofiche profonde, ma solo il calcio d'inizio per una discussione maledettamente buona.

    Ciò che le loro canzoni esprimono è soprattutto l'aspetto generale della loro vita e delle loro attitudini:

ANDY PARTRIDGE – Appassionato di fumetti, libri, e giocattoli, sia americani che inglesi; un interesse indiscreto per la storia inglese ed industriale; un amore per le meccaniche del teatro, della scena, del circo, e della tradizione dell'intrattenimento inglese; un rapporto odio-amore e un'attrazione divertita per gli effetti del potere, della civilizzazione e della classe dirigente; un interesse obiettivo per le fedi, per i credo, e i rituali a loro connessi; un'attitudine celebratoria e senza imbarazzo per il sesso (spesso scambiata per sessismo da coloro che dimenticano che il sesso è, di solito, una gioiosa esperienza di abbandono equamente suddivisa tra due, tre, o più partecipanti), e un'adorazione per i bambini, per le donne, e per la vita stessa.

COLIN MOULDING – Una soddisfacente approvazione per la gioia di maturare precocemente nella piccola Inghilterra, che scaturisce dall'effetto fondamentale di aver formato una famiglia così presto; un occhio di riguardo per i dettagli della vita inglese, simile a quella di registi come Mike Leigh e Ken Loach; un odio per l'insensibilità degli urbanisti e degli amministratori locali; un interesse giovanile per l'astronomia e per la storia locale, e la conseguente consapevolezza del suo posto nell'universo; soprattutto, soddisfatto.

DAVE GREGORY – Un amore giovanile per la musica che può solo scaturire da una famiglia di insegnanti: una precisione e una correttezza che si evidenzia nei suoi assolo di chitarra prima delle prove, nella sistemazione ordinata della sua casa, nella catalogazione della sua raccolta di video e dischi, nella sua conoscenza enciclopedica sulle chitarre e su chi-ha-suonato-cosa-su-quale-strumento con-quale-amplificatore in-quale-studio-su-quale-disco sotto-l'influenza-di-quale-star-o-guru-o-droga.

 

    Ciò che è meno facile da leggere nella loro musica è l'atteggiamento reciproco. Per loro non è importante se qualcuno non suona in un brano particolare. Da qualche tempo hanno vinto la mentalità della "meritocrazia" che detta chi suona cosa. L'unica tradizione è che chi ha composto la canzone la canterà. Dave suona le tastiere perché ci riesce e gli altri no. Colin suona il basso perché in questo è il migliore. Ci sono solo un paio di canzoni dei Dukes dove Andy suona il basso e Colin strimpella la chitarra. Dave e Andy si dividono il compito alle chitarre. Prima che smettessero di suonare dal vivo, Dave si accollava l'onere del lavoro più complicato nelle canzoni di Andy, per permettergli di concentrarsi sul cantato. Spesso, ora Dave si accolla l'onere del lavoro più complicato perché è chitarrista più versatile e tecnico. Ma è il primo ad ammettere la vivacità istintiva di Andy con la chitarra, e s'inchina alla sua superiorità in certi stili di suonare, come Andy fa all'ampiezza di abilità di Dave.

    Dave ancora si rammarica di non essere un compagno nelle composizioni della band. Ha scritto comunque delle musiche per la TV, per la BBC Television di Manchester. Andy afferma che Dave non ha mai proposto un'idea completa per una canzone, e Dave ammette che ci vuole coraggio per sottoporre qualcosa al giudizio di Andy.

    Come personalità, ci sono tutti gli aspetti positivi e negativi di un matrimonio a tre che dura da due decadi. Andy è il capo, incostante ma determinato. Dave è la voce della ragione. Colin è la voce della tranquillità. Colin fa risaltare il lato radicale di Andy. Dave ha aperto i loro orizzonti musicali. Andy conduce il gruppo istintivamente. Dave corregge la confusione. Colin li lascia fare. Si adorano l’un l’altro.

    Nel 1997 gli XTC hanno fondato l'etichetta Idea Records, per concedere le licenze in tutto il mondo. E' stata pensata come un veicolo per le loro opere, anche se hanno grandi progetti per aiutare altri artisti. Per la prima volta nella loro storia possono prendere delle decisioni senza l'influenza di una casa discografica o di un manager prepotente. Questo potrebbe provocare una ripetizione della debacle colta sui leggendari nastri dei Troggs – un gruppo senza controllo, senza una guida influente. Ma ha anche tirato fuori Andy dalla sua trincea. Ora parla di suonare dal vivo, sul retro di camion scoperchiati, fuori delle stazioni radio e dai negozi di dischi. Ora è Colin ad essere reticente, dopo che per anni la gente lo ha infastidito con richieste continue di suonare ancora, ed è preoccupato di far parte di un gruppo di quaranta-qualcosa che si rendono ridicoli. Questo non significa che non suonerà più, non certo più di quello che vorrà Andy. Andy è salito sul palco con Aimee Mann e Dave Gregory, ma ha passato molto delle settimane precedenti al gabinetto. L'ultima volta che negli ultimi quindici anni ha suonato sul palco più di qualche brano è stato con il gruppo di suo ex cognato, Maltloaf. Robbie Wyborn lo ha chiamato qualche minuto prima dello spettacolo per annunciare che il suo chitarrista non poteva suonare e Andy, che si era appena messo a letto, ha suonato con il suo panciotto indossato sopra il pigiama. Può suonare dal vivo, e una volta che troverà quanto sia diverso da quei frenetici tour di allora, potrebbe cominciare a piacergli.

    Dave, Paul Fox e John Leckie hanno sempre considerato Andy Partridge un genio, ma come dice Colin, "Andy sa di essere un bastardo egoista e se puoi vivere così a lungo sapendolo, vuol dire che va bene". La brillantezza musicale di Andy è contrapposta alla dannosa incapacità di lasciar correre, di delegare, di aver fiducia. Colin non è certo prolifico, ma il suo incredibile talento di scolpire una melodia semplice e perfetta e di evocare sensazioni è lo sprone che calcia Andy verso l'azione. Quando Andy vuole andare oltre i suoi limiti e non sa come fare, Dave gli fornisce gli attrezzi musicali. Gli XTC sono molto più che l'insieme delle sue "Parti", e Partsy lo sa. Quando ha insistito a registrare più di venti canzoni per il nuovo album, Dave ha suggerito di registrarne la metà come disco solista. Andy ha rifiutato. E', molto probabilmente, spaventato di condurre quest'esercito di un sol uomo, perché sa quanto sia buono questo miscuglio di tre menti.

    Quando ho iniziato a scrivere questo libro, stavo lavorando con Peter Gabriel. Gli ho menzionato la mia connessione con gli XTC e lui mi ha detto: "Ho sempre guardato agli XTC per il loro modo di comporre inventivo, la produzione innovativa, e il senso dell'umorismo. E' la loro miscela di personalità che li rende una delle grandi band inglesi". Vorrei dissentire solamente alla limitazione delle band inglesi.

 

    Neville Farmer, 1998

 

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